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Lanciano e Avellino la favola continua

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Il campionato cadetto 2013/2014 è giunto soltanto alla decima giornata ma i risultati prima e la classifica poi parlano di due vere è proprie sorprese che a suon di ottime prestazioni stanno letteralmente facendo sognare le rispettive piazze e tifoserie.
Stiamo parlando del Lanciano e dell'Avellino, la prima alla sua seconda storica partecipazione al campionato cadetto, la seconda, neopromossa e che quattro anni fa a seguito del fallimento dell' U.S Avellino si ritrovò costretta a giocare nei campi dilettantistici.
Per ovvie ragioni di classifica diamo la precedenza alla Virtus Lanciano, società abruzzese che dopo la buona salvezza conquistata lo scorso anno sotto la guida di Carmine Gautieri, si ritrova dopo dieci giorante al comando solitario della classifica, un vero è proprio miracolo sportivo che ha oltrepassato i confini nazionali fino ad avere risonanza in Francia dove una delle più importanti testate giornalistiche sportive "l'Equipe" ha dedicato un approfondimento alla squadra della presidentessa Valentina Maio e condotta da Marco Baroni ex allenatore della primavera della Juventus che lo scorso anno conquistò la Coppa Italia di categoria.
Squadra solida , soli 5 gol subiti e miglior difesa della cadetteria, ma allo stesso tempo con buona qualità, ha nelle doti fisiche e di velocità le migliori armi a sua disposizione, letale sui calci da fermo potendo contare su fortissimi saltatori di testa ma soprattutto sul piede sinistro vellutato del capitano Carlo Mammarella capace di disegnare traiettorie forti e precise che non lasciano scampo alle difese avversarie. Lanciano quindi meritatamente primo in classifica e che ancora non mostra punti deboli diventando cosi una seria pretendente per il salto di categoria.
Passiamo ora alla squadra irpina del presidentissimo Walter Taccone e del mister Massimo Rastelli che dopo dieci giornate è da sola al quarto posto in classifica potendo contare sulla terza miglior difesa del campionato e sul fattore casa che ad Avellino fù ribattezzato "legge del Partenio" durante i dieci gloriosi anni di Serie A giocati dal 1978 al 1988, che implacabilmente si abbatteva sull'avversario di turno infliggendogli il più delle volte sonore sconfitte. A confermare la forza casalinga sono i numeri, sei partite in casa che hanno fruttato alla squadra biancoverde ben 16 punti, ossia il frutto di 5 vittorie ed un solo pareggio ponendo la squadra biancoverde al comando solitario di una speciale classifica relativa alle sole partite casalinghe.
Rocciosa e grintosa come il Lanciano, l'Avellino di Massimo Rastelli può contare sicuramente sul gruppo vincente dello scorso anno che a sorpresa dominò il campionato di Lega Pro 1° divisione conquistando la meritata promozione in cadetteria, gruppo che quest'anno sembra essersi maggiormente consolidato e che oltre alla grinta e alla corsa mette in campo una serie di giovani talenti davvero interessanti come il centrale difensivo scuola Napoli, Armando Izzo ma soprattutto il laterale destro Davide Zappacosta punto fermo della Nazionale Under 21 di Luigi Di Biagio che a suon di assist e galoppate sulla fascia di competenza si sta guadagnando l'interesse di diversi club di Serie A.
Quale sarà il destino di queste due bellissime realtà sarà il campo a deciderlo, ma una cosa sembra essere certa, Lanciano e Avellino non vestiranno i panni da "turisti per caso" nelle terre dell'alta classifica ma con molta probabilità continueranno ad essere protagoniste fino alla fine e mentre entrambe le società cercano di calmare animi ed entusiasmi ribadendo che l'obiettivo primario resta quello di una salvezza tranquilla, le rispettive piazze e tifoserie iniziano a sognare quel miracolo chiamato Serie A che per quanto fatto vedere finora non sembra poi tanto lontano.

   

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