Pagellone Serie A 2017/2018 : i voti a tutte le 20 squadre
- Dettagli
- Categoria: Focus & Approfondimenti
- Visite: 3772
Il campionato di Serie A 2017/2018 è giunto al termine e come siamo soliti fare in quest'occasione, abbiamo preparato il nostro Pagellone finale dando i voti a tutte le 20 squadre che hanno partecipato all'ultima stagione della massima serie.
Dopo la spettacolare scorsa stagione fatta dalla squadra bergamasca il rischio di non sapersi ripetere era molto alto, ma nonostante le maggiori pressioni Gasperini ed i suoi ragazzi hanno disputato una ottima stagione nella quale si sono riconquistati per il secondo anno consecutivo la qualificazione all'Europa League. Unica nota dolente è stato l'inizio poco brillante di campionato sul quale però è pesato inevitabilmente l'impegno europeo cui l'Atalanta da tanti anni non era abituata ad affrontare, difatti una volta usciti dall'Europa League la squadra ha ricominciato a macinare vittorie e punti che l'hanno fatta finire al settimo posto.
Il Benevento ha disputato una delle stagioni più strane mai viste. Un inizio pieno di difficoltà dove ha pagato molta sfortuna ed una campagna acquisti non proprio da Serie A che hanno portato al record italiano delle 14 sconfitte consecutive nelle prime 14 gare. Le cose cambiano radicalmente da Gennaio grazie soprattutto al cambio tecnico e ad acquisti davvero importanti per una piccola città di provincia come quelli di Sandro, Sagna, Guillerme, Diabate, Tosca, che hanno trasformato il Benevento in una vera squadra di calcio, fatta di tecnica, corsa e grinta che di sicuro avrebbe meritato la salvezza. Il voto è il frutto di questa doppia faccia che ha mostrato il Benevento, un girone d'andata da 3 in pagella ed un girone di ritorno da 7 la cui media fa 5 ma il mezzo voto in più se lo merita perchè il Benevento ha giocato talmente bene e talmente con grinta che a nostro parere per quello fatto vedere nel girone di ritorno si è dimostrata molto più forte di tantissime squadre che sono finite davanti in classifica. Per di più ha saputo onorare il campionato giocando con lealtà e serietà anche dopo la retrocessione.
Ennesima stagione deludente per il Bologna e per i tifosi rossoblu. Non si capisce come Donadoni non abbia saputo dare in 3 anni uno spirito ed un'identità a questa squadra che se non avesse avuto Verdi e Palacio probabilmente sarebbe stata coinvolta sin da subito nella lotta per non retrocedere. Un voto che poteva anche essere leggermente inferiore ma tuttosommato la salvezza non è stata quasi mai messa in discussione. Poco da aggiungere se non ripetere che è stata una stagione deludente soprattutto per il buon inizio di campionato che aveva fatto intravedere un Bologna diverso da quello che poi è stato, cioè troppo "poca roba".
La stagione appena conclusa dai sardi è stata sicuramente più brutta e più preoccupante di quella scorsa. Il Cagliari non ha saputo quest'anno salire quel gradino ulteriore che l'avrebbe portata ad una salvezza tranquilla ma complice anche una campagna acquisti non eccezionale ed il cambio tecnico forse che si sarebbe potuto evitare, la stagione dei sardi si è trasformata in un incubo che fortunatamente è terminato con la permanenza in Serie A raggiunta all'ultima giornata. Unica nota lieta è stata la crescita di Barella che ha disputato un gran bel campionato eleggendosi come il miglior calciatore della propria squadra durante tutta la stagione. Il voto è il risultato di una salvezza raggiunta con una fatica oltre quella che si poteva e doveva immaginare.
Il Chievo Verona è un'altra squadra che quest'anno ha deluso un pò. Probabilmente il fatto che ci abbia sempre abiutato a salvezze tranquille e concquistate con largo anticipo ha amplificato ulteriormente il cammino abbastanza deludente di quest'anno. Dopo un ottimo inizio di campionato la squadra clivense è sprofondata letteralmente in una crisi di risultati che pian piano l'hanno portata a lottare per la salvezza fino all'ultima giornata. Con il senno di poi si può affermare che il mancato passaggio di Inglese al Napoli a Gennaio è stato un regalo divino perchè senza le reti dell'attaccante di proprietà proprio del Napoli facciamo fatica a credere che il Chievo avrebbe comunque raggiunto la salvezza. Il mezzo voto in più è dato per aver fatto risultati importanti contro grandi squadra come Napoli e Roma e per l'inizio di campionato incoraggiante.
Il gioco del calcio è dannatamente bello anche se a volte ingiusto. Il Crotone nonostante sia retrocesso in cadetteria avrebbe meritato la salvezza in quanto ha giocato meglio e con più carattere di tante altre formazioni che invece sono riuscite a salvarsi. Una squadra che pareggia contro la Juventus, contro l'Inter, contro la Lazio e fatto tante partite importanti non merita di certo la retrocessione. Purtroppo il calendario non è stato per niente amico dei calabresi che nelle ultime due giornate hanno dovuto affrontre Lazio e Napoli e nonostante il pareggio contro i romani la sconfitta al San Paolo si è rivelata fatale. Il voto è frutto di una stagione buona e abbastanza costante che ha visto avvicinarsi il triste epilogo solo nelle ultime giornate.
Quando cambi allenatore, quando operi una rivoluzione sul mercato che ti cambia quasi radicalmente la squadra è facile che la stagione diventi complicata e problematica. Difatti l'inizio del campionato è stato a dir poco preoccupante ed a peggiorare le cose è stato il dramma di Davide Astori che piombato a ciel sereno a sconvolto non solo l'ambiente viola ma tutto il calcio italiano. La Fiorentina però non si è fatta travolgere da tutto questo, anzi ha saputo reagire disputando una seconda parte di campionato quasi perfetta che a momenti regalava la qualificazione all'Europa League. L'ampia sufficenza che abbiamo dato alla Fiorentina è sicuramente meritata alla luce delle difficoltà che il club e la gente viola ha dovuto superare.
Negli ultimi anni con il Genoa è sempre la stessa storia, si sa già in anticipo che sarà un anno di sofferenza. Questa volta però salvo il classico inizio difficile, la salvezza è stata ampiamente conquistata in anticipo e senza vivere particolari drammi se non quello del cambio tecnico che probabilmente è stata la carte vincente della stagione del Genoa. Difatti Ballardini sin dal primo momento in cui si è seduto sulla panchina rossoblu ha subito saputo trasmettere ai propri calciatori un ordine tattico che ha reso la squadra meno perforabile, qualità questa che nonostante un attacco non proprio eccellente, ha però garantito vittorie e punti che hanno fatto vivere con relativa tranquillità la stagione appena conclusa.
La stagione dell'Inter si è conclusa come al solito con il brivido ma fortunatamente per i nerazzurri l'obiettivo stagionale è stato centrato. L'Inter ha disputato complessivamente un ottima stagione, soprattutto i primi 3 mesi spettacolari che l'hanno tenuto al vertice del campionato fino al periodo di calo che nonostante non sia stato caratterizzato da particolari sconfitte a causa di tanti pareggi ha fatto allontanare la squadra di Spalletti dalla vetta relegandola esclusivamente alla lotta per un posto per la prossima Champion's League. Il voto è ampiamente meritato, basta pensare che l'Inter con le prime 7 in classifica ha perso solo una volta, l'ha fatto contro la Juventus ed è stata una sconfitta immeritata considerando che era riuscita a ribaltare una situazione di svantaggio addirittura con un uomo in meno. Note positive sono state soprattutto l'esplosione di Milan Skriniar che si è confermato uno dei difensori più forti d'Europa, ma anche la scoperta del nuovo ruolo di Marcelo Brozovic che in cabina di regia ha fatto svoltare nettamente la stagione dell'Inter.
La Juventus ha disputato la sua stagione da protagonista e da favorita, anche se questa volta lo scudetto è stato più faticoso perchè si dovuta superare la concorrenza di un super Napoli che fino all'ultimo ha tenuto i bianconeri sulla lama del rasoio. Nonostante la vittoria in campionato e in Coppa Italia non è stata una stagione brillante per la Juventus, difatti la corsa alla Champion's League si è interrotta ai quarti, poi c'è stato qualche protagonista abbastanza discontinuo tipo Higuain o lo stesso Dybala che dopo un inzio super si è rivisto solo verso la fine del campionato e tutto questo ha fatto si che la Juventus ha dovuto rincorrere per parecchie giornate il Napoli prima di superarlo. A rendere ulteriormente meno esaltante la stagione poi ci sono state diverse ombre relativamente ad arbitraggi discutibili che hanno "favorito" i bianconeri in alcune occasioni. Voto alto meritato per il doppio trionfo ma sicuramente la stagione appena conclusa è la peggiore delle ultime 7.
Come l'Inter anche la Lazio ha disputato una gran bella stagione e solo lo scontro diretto contro i nerazzurri hanno impedito ai biancocelesti di qualificarsi alla Champion's League. Al netto di questa delusione però c'è stata la vittoria in Supercoppa Italiana contro la Juventus che ha regalato un altro trofeo da posare in bacheca. Tra le note liete di questa stagione c'è sicuramente l'esplosione definitiva di Milinkovic Savic e l'affermazione che dovrà avere una conferma nella prossima stagione di Luis Alberto. Dal punto di vista delle pecche c'è di sicuro la difesa e fase difensiva, sono stati troppi i gol subiti, mentre l'attacco è stato il più prolifico della Serie A con Immobile capocannoniere alla pari di Icardi con 29 reti.
La stagione del Milan è iniziata malisssimo ed è finito bene anche se la squadra rossonera non è stata mai in grado di potersi candidare per un posto Champion's League, anzi se non fosse arrivato Gattuso a raddrizzare la barca probabilmente il Milan non si sarebbe qualificato nemmeno per l'Europa League. Il voto di sufficienza piena è stato guadagnato soprattutto grazie al tecnico rossonero che nel girone di ritorno ha fatto decisamente bene.
La stagione del Napoli è stata entusiasmante. E' stata capace di lottare fino alla fine per lo scudetto offrendo il calcio più bello d'Europa e facendo sudare la Juventus che ha alzato la coppa con il fiatone essendo stata costretta a recuperare i partenopei per quasi 3/4 di campionato. Unico neo di questa stagione è sicuramente aver terminato senza nessun titolo vinto cosa che la squadra di Sarri avrebbe meritato ampiamente.
Buona e non ottima la stagione in campionato della Roma mentre si può benissimo dire il contrario per quanto riguarda il cammino in Champion's League. In campionato la Roma ha percorso un cammino simile a quello fatto da Inter e Lazio, ha alternato momenti di ottimo calcio con qualche partita deludente che fin da subito ha estromesso la società giallorossa da qualsiasi sogno tricolore.Tra le note positive c'è sicuramente l'allenatore Eusebio Di Francesco che ha avuto il merito di aver saputo prendere in mano lo spogliatoio e dare un identità di gioco alla squadra riuscendo a sopperire alla cessione di Mohamed Salah. La semifinale raggiunta in Champion's League ha fatto passare inosservati i 10 punti in meno in classifica rispetto allo scorso campionato.
Sia ben chiaro che la Sampdoria ha meritato la sufficienza solo per lo spettacolare girone d'andata costernato da un gran bel gioco e da tante vittorie. Da dimenticare il girone di ritorno dove la Sampdoria è sembrata una squadra addirittura senza anima. Un clamoroso cambio di tendenza che ha rovinato una stagione che sarebbe potuta diventare importante soprattutto se i blucerchiati avessero centrato la qualificazione per l'Europa. Stagione altalenante.
Il campionato del Sassuolo è stato piuttosto deludente fino a quando la squadra si è resa realmente conto che sarebbe potuta retrocedere e da quel momento in poi è riuscita a ritrovare spirito e gruppo necessari e fondamentali per la salvezza poi raggiunta senza particolari affanni. Il voto è un premio alla capacità di Iachini e dei calciatori di fare quadrato e ripartire con lo spirito di chi deve pensare a come togliersi dai bassifondi della classifica. A rendere possibile quest'inversione di tendenza c'è stata una seconda parte di campionato da vero top player di Matteo Politano che a suon di reti a trascinato la squadra neroverde.
La stagione della Spal è stata caratterizzata da una costanza di risultati che sono serviti per raggiungere la salvezza ma che ha fatto preoccupare non poco i tifosi ferraresi. Difatti la Spal ha galleggiato sulla linea di confine tra salvezza e retrocessione per tutto il campionato fino a dare la spallata decivisa nelle ultimissime giornate. Una salvezza meritata alla luce anche di importanti risultati portati a casa contro le grandi come i pareggi con Inter e Juventus. Il 6 è un voto giusto che sarebbe potuto essere più alto se la Spal si fosse tolto prima dalle zone calde.
Il Torino è una delle grandi delusioni di questa stagione. Il campionato iniziato maluccio e senza alcuna continuità di risultati con Mihajlovic in panchina è finito allo stesso modo con il subentrato Mazzarri. Probabilmente il campionato totalmente sbagliato da Belotti ha pesato sulle sorti del Torino ma la mancanza cronica di continuità nelle prestazioni è stata davvero deludente. Spesso e volentieri si è vinto per episodi o per alcune giocate soprattutto di Iago Falque il miglior granata della stagione. Mazzarri dalla sua ha la scusante di una squadra non costruita secondo i suoi dettami di gioco ma anche lui avrebbe potuto dare di più, se non altro non si è visto lo spirito guerriero che ha da sempre caratterizzato le sue squadre. Rimandati a Settembre.
I tifosi dell'Udinese non ci restino male se affermiamo che la squadra friulana è stata la seconda peggiore squadra dell'anno. Un campionato senza testa e senza piedi, senza quel filotto inspiegabile di vittorie avuto con l'arrivo di Massimo Oddo in panchina ci sarebbe stata una retrocessione sicura. Squadra incapace di reagire anche dopo 11 sconfitte consecutive e solo il calendario favorevole delle ultime due giornate è riuscito a tenere in Serie A l'Udinese. Stagione fallimentare che richiederà uno sforzo sul mercato importante per non rischiare che la prossima finisca peggio.
Il nostro Pagellone si chiude con la più grande delusione del campionato di Serie A 2017/2018. La stagione dell'Hellas Verona è a dir poco indefinibile, si fa fatica a trovare le parole per riassumerla. Una squadra senza animo, senza carattere e con poca qualità per un campionato duro come quello della massima serie. Un cammino quello dell'Hellas che è sembrato segnato già dalla prima giornata e che in tutto l'arco del campionato non ha mai fatto nemmeno intravedere la possibilità di un inversione di tendenza. Avremmo scommesso più sulla salvezza del Benevento che dell'Hellas nonostante le 14 sconfitte consecutive dei campani. Stagione senza senso.